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Rassegna stampa del 5 aprile 2002
3 ARTICOLI

Baseball e softball. Da domenica scattano i campionati con molte speranze

Tutti pronti alla battuta

Sala Conferenze del Palazzo della Gran Guardia gremita da trecento persone ieri pomeriggio per la presentazione ufficiale della stagione 2002 del baseball e softball veronese che si annuncia piena di interesse e novità. Prima di tutto, per la prima volta tutte e tredici le società del batti e corri di Verona e provincia si sono presentate assieme, mescolando sponsor e atleti, grisaglie e cappellini, veterani e frotte di ragazzini orgogliosi nelle loro coloratissime casacche, per una kermesse animata e gioiosa, divenuta in sé il miglior spot di un movimento in grande ascesa. Merito del rinnovato clima di collaborazione della realtà veronese va al "El Guanton", la Baseball Over Association formata da 102 ex giocatori che ha organizzato l'appuntamento e presentato, attraverso il suo presidente Giuseppe Pernigo, la conferenza.
Sul palco, sotto un grande striscione che esaltava su di uno sfondo gialloblù Andrea Sartori e Daniela Castellani al lancio, due icone del baseball e del softball veronese , l'assessore allo sport del Comune di Verona Luca Darbi e quello del Comune di San Martino Buonalbergo Umberto Toffalini, il rappresentante del Coni Gaudio Pedalino, il vicepresidente della Fibs Scardino, a portare il saluto del presidente federale Fraccari, con il consigliere federale Paolo Castagnini ad illustrare i progetti Fibs in campo giovanile.
Ricchissimo il ventaglio agonistico dispiegato dalla realtà veronese. Le tredici società muovono 42 squadre e 600 atleti nei vari campionati, con Merlini Dynos e San Martino Junior che mettono in campo il più alto numero di giovanili in Italia, e coinvolgono oltre 1.500 studenti nel lavoro nelle scuole, mentre gli otto diamanti- dal tempio Gavagnin, al recentissimo impianto di Villafranca sino ai due di San Bonifacio- faticano a contenere questa realtà.
Il traguardo più alto quest'anno può arrivare da Bussolengo. Dove è stata fatta una piccola rivoluzione per riallacciarsi ai trionfi tricolori dei primi anni Novanta. Con il nuovo sponsor Pasta Avesani a sostenere la neopresidente Anna Trevisani, sono arrivati il nuovo manager Enrico Obletter e sei nuove atlete di primissimo piano. Obletter è un leader vincente: negli ultimi quattro anni ha conquistato tre scudetti a Macerata ed una promozione in A1 a Lucca.
In serie B l'Alu K Verona Softball, dopo aver visto sfumare l'A2 la scorsa stagione nell'ultima gara di play off, ritenta il grande assalto affidandosi alla sapienza tattica ed umana di Lucio Cordioli, affiancato da Giovanna Armani, e potendo contare su di un buon gruppo, rinforzato dall'esperienza di Laura Biondani per anni pedina del Bussolengo in A1.
Nella C anche il Crazy Diamond San Bonifacio viene da un play off perduto allo spareggio e cercherà di riconquistarsi la chance, in un girone che vede anche la presenza della Grafica 90 Verona e della neonata Tecnoedil.
Punta di diamante del baseball veronese rimane sempre il Wind Tex Leaderform B.T. Verona del presidente Flavio De Boni, chiamato nuovamente a cercare di varcare i cancelli della serie A2 dopo aver smarrito la promozione ai play off con Firenze nel 2001.
Nella serie cadetta che parte il 20 aprile il San Martino del californiano David Mugg punta sul ritorno di Roberto Corradini e sull'approdo del talento Luca Antonicelli per costruire attorno al monte una stagione competitiva, centrata sul sorpasso della concorrenza parmense.
Sempre in serie B il Merlini Verona si è affidato al carisma e all'esperienza tecnica del nuovo manager e coordinatore tecnico Franco Ludovisi.
In serie C, poi, Villafranca Wizards, T-Rex Pastrengo e Sambonifacese mirano a salire, con il dinamico Villafranca di Ferrari, guidato dagli esperti Braggio e Risi, in pole position.
Davide Adami 



Softball/Macerata ritrova la capitana
Il ritorno di Marta

di PIERFRANCESCO GIANNANGELI

MACERATA — La squadra ha ritrovato la sua capitana. L’atleta che al termine della scorsa stagione — nonostante le nuove vittorie in campionato e coppa dei campioni — era demotivata a tal punto da annunciare il ritiro rilasciando un’intervista tra mille polemiche, adesso è tornata sul diamante. Il Macerata Softball ha ritrovato Marta Gambella. Complice, forse, anche una telefonata fatta da Tonino Micheli, l’uomo che l’ha tirata su in Nazionale. «Quel gesto mi ha fatto un enorme piacere, non me l’aspettavo. Tonino ha contato molto per me, sono stata felice che mi sia stato vicino in quel momento. Comunque, i primi contatti con Cippitelli per il rientro li avevo già presi». Cosa le ha fatto cambiare idea? «Puntare sempre a vincere, per quattro stagioni, fa nascere un certo clima. Adesso ho riscoperto l’atmosfera genuina di anni fa, anche se, sia chiaro, non rimpiango l’epoca dei successi». Quali gli obiettivi ora, nell’anno in cui il club per poco non scompare e nel quale, comunque, è costretto a tirare la cinghia? «Non si può puntare in partenza allo scudetto. Certo, se poi viene, meglio altrimenti niente drammi. Gli elementi in squadra ci sono, ora vanno testati. D’altra parte un vivaio, Macerata l’ha sempre avuto e va messo alla prova. Partiamo per fare una stagione decorosa, ma l’inizio non sarà facile». La Nazionale è un capitolo chiuso? «Per adesso s1. Mi è tornata la voglia di giocare, ma pensare di fare tutto l’anno quel quid in più per entrare nel giro azzurro è un peso. C’è il lavoro, la famiglia: l’azzurro significherebbe lasciare tutto e partire. Non è possibile».



Filo di nota
Lo sport
in fuga  da Macerata

di MAURIZIO VERDENELLI

Lo sport in fuga da Macerata. Possibile nella città dove le scuole calcio si fanno concorrenza casa per casa e dov’è grande il movimento di base come attestano le tante associazioni sportive che con quelle del volontariato si dividono il tempo libero dei maceratesi? Possibile, visto che il Macerata softball, che il campo ce l’ha ma non i soldi, non sa ancora se riuscirà a difendere 3 Coppe Campioni e 4 scudetti vinti. Possibile, visto che la Maceratese farà la pendolare per terminare il campionato: all’Helvia Recina non si riesce infatti a fare più la doccia, causa lavori. Possibile infine, visto che causa mancanza lavori, la Lube se sabato andrà in semifinale, non sarà più ospitabile nel Palascodella diventato (non improvvisamente) piccolo piccolo. Una concatenazione di esodi che investe lo sport che più di altri in Italia e all’estero è vessillifero della città. Se il caso-Maceratese è jattura temporanea, il caso-Lube da sempre un imbarazzante incidente, il caso-Softball è più incredibile ancora poggiando la sopravvivenza, il glorioso club, sulle spalle di un uomo solo: Cippitelli-Atlante. E le istituzioni, l’imprenditoria: in una parola, Macerata stessa? Come le stelle di Cronin, stanno a guardare


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