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Rassegna stampa del 1 maggio 2002
 3 ARTICOLI




Tomasi, il maestro del "batti e corri"
Il trentino ha insegnato a giocare a softball a centinaia di ragazze
Dalle prime partite sulle "roste" dell'Adige agli anni in serie A col Valduga, alla crisi odierna


Sergio Trabalza


Gianni Tomasi nel ruolo di battitore sui campetti di periferia all'epoca della fase pionieristica del baseball trentino Tomasi ha svolto negli anni seguenti un ruolo dirigenziale fondamentale nello sviluppo del softball

TRENTO. Gianni Tomasi, guru del softball trentino, ha insegnato a centinaia di ragazze trentine il "batti e corri".
«Ho iniziato a giocare a baseball - ricorda Tomasi - sulle "roste" dell'Adige. Avevo 15 anni ed ero affascinato da questo gioco. Il debutto come giocatore avvenne a 17 anni, quando con Leopoldo Pisacane, Alfredo Gonnella, Giorgio Clementi e Mauro Cappello fondammo dal niente la Tridentina Baseball Club, scherzosamente definita TBC. Giocavamo allo stadio Briamasco e gli amici mi chiamavano "Katanga". In quegli anni il baseball era uno sport abbastanza snob e un po' tutti provavano a giocarlo - continua Tomasi -. Era praticato da studenti e figli della Trento bene. Cos1 dopo la Tbc fu la volta del Cus Trento, con universitari trentini e parmensi».
Si dice "baseball" e si pensa all'America.
«Erano i tempi del rock & roll e il nostro punto di riferimento erano i soldati americani della Base Nato di Verona, con i quali ci allenavamo e giocavamo, perdendo sonoramente. Sempre negli anni '70, ci confrontavamo spesso con il Bolzano Baseball Club. Tendenzialmente vincevano sempre i bolzanini, i "signori" del mondo». Un anno al Cus Milano Baseball, poi il ritorno a Trento. Con la folgorazione del softball.
«Un giorno mi chiamano per dare una mano alle ragazze del Trento Softball. Cos1 ho scoperto che più che giocare a baseball, preferivo insegnare softball. Il "batti e corri" per ragazze era appena nato, e c'era la possibilità di eccellere. Cos1 da quel giorno non ho più smesso d'allenare. Giocavamo con l'élite nazionale, Milano, Bologna, Firenze, Roma...»
Gli anni d'oro...
«A metà anni '70 ci chiamiamo Valduga Sofball Club ed iniziamo un grande ciclo. Vinciamo per tre volte il campionato nazionale cadetto (serie B) disputando tre campionati di A. Non contenti, inventiamo il Torneo di Pasqua, il Trofeo Città di Trento, al quale partecipano 4 squadre di serie A e 4 squadre olandesi. In certe edizioni abbiamo raggiunto anche mille spettatori a partita. Ancor oggi molti ricordano con affetto questa grande manifestazione. In quegli anni disponiamo di grandi giocatrici: le azzurre Edda Udali, Serena Osler e Chiara Panizza. La nostra notorietà è tale, che Franco Giovannini, il nostro presidente, fu eletto nel consiglio della Federazione italiana».
E dopo le vacche grasse, le vacche magre. Dalla serie A alla C.
«Quando non siamo più riusciti a vincere nemmeno la B, molte ragazze deluse e demotivate ci hanno lasciato. È iniziato un ciclo più modesto in C. Fino al 1990, quando siamo ritornati in B. Negli anni '90 poi, nel softball italiano entrava la logica degli sponsor e dei quattrini. Ovvero: sponsor ricchi, giocatrici americane, cinesi ed australiane. Sponsor modesti uguale a giocatrici locali. Come il Villazzano, che a tutt'oggi milita in serie B».




SOFTBALL
Sfortunato
il Villazzano


TRENTO. Una trasferta amara in Friuli per il Villazzano Softball che, allenato dal tecnico cubano Arsenio Lopez Mena, partecipa al girone nord-est della serie B.
Le giocatrici trentine, alla fine delle due partite contro la Castionese, si sono trovate a mani vuote per aver perso entrambi gli incontri per un solo punto.
A parte i pochi errori commessi, che verso la fine della seconda partita hanno capovolto in senso negativo un risultato fin l1 più che promettente. Tuttavia per le ragazze trentine la trasferta friulana non è stata del tutto negativa. Perdere per un solo punto, infatti, significa sotto il profilo tecnico-agonistico la squadra c'è. Inoltre s'è messa in luce qualche giocatrice emergente. Come la bella prestazione della ventenne lanciatrice Alessandra Postinghel che, in assenza della lanciatrice titolare Alberta Franceschini, ha giocato per tutta la seconda partita. Ed infine determinante è stato anche l'apporto della prima base Monica Piffer e della terza base Adriana Agostini.
Comunque ai fini della classifica bisognerà ora puntare tutto sulle due prossime partite, quella con il Collecchio (in calendario domenica 4 maggio) e quella con il Porpetto (domenica 11), entrambe sul diamante di casa di Via Ghiaie a Trento, notoriamente campo molto ostico per le formazioni ospiti. (Trab.)
Questi i risultati della 2ª giornata campionato serie B:
Castionese- Villazzano 3 a 2 (1ª gara) e 11 a 10 (2ª gara)
Altri incontri:
Collecchio- Azzanese 2 a 0 Schio - Porpetto 1 a 1.
Ha riposato il Verona.
Questa infine la formazione schierata da Arsenio Lopez Mena:
Eghenter, Postinghel, Pisetta, Piffer, Lucchesi, Agostini, Marchetti, Azzolini, Dorigatti, Meneghini
.


GAZZETTA DI PARMA

SOFTBALL SERIE A1—In casa contro Macerata

Crocetta, difficile

E per il Caggiati a Forli è ancora più proibitivo

 

Non riposa il campionato di softball che sfrutta il giorno festivo infrasettimanale di oggi per disputare il quinto turno di andata, che vede opposte le squadre di Parma al Macerata e del Langhirano al Forli.

La Crocetta Parma ospita allo «Stuard-Bellé», a partire dalle ore 15 e a seguire, le campionesse in carica del Macerata, che seppur con una formazione molto meno competitiva del passato hanno però iniziato a fare sul serio con la facile doppietta sul Saronno di domenica scorsa e sono attualmente quarte in classifica, mentre la Crocetta segue al quinto posto.

Sarà quindi un avversario ostico per la Crocetta, chiamata ad un serio esame dopo la brutta prestazione col Bussolengo costata la doppia sconfitta. In gioco ci sono infatti diversi ed importanti risvolti per Parma: ad iniziare dal piazzamento valido per i play-off, per cui questo turno di campionato diventa a suo modo già decisivo, perché con il Forli e il Bussolengo ormai in fuga è necessario rimanere attaccati al treno di Macerata e Bollate.

Assai rilevante inoltre sarà la prestazione della lanciatrice Kelly Hardie, che non potrà certo essere la stessa del turno precedente se si vuole continuare a puntare in alto; ed infine, il risultato col Macerata darà conto anche dell'effettiva forza dell'intera squadra, chiamata ad una vigorosa reazione. La Crocetta dovrà fare a meno del ricevitore Degen, rientrata negli Usa per programmati impegni che rientrerà dopo la sfida col Ronchi.

Se difficile è il turno per Parma, proibitivo appare sulla carta quello del Langhirano chiamato in trasferta sul campo della capolista Fiorni Forli, schiacciasassi a punteggio pieno.

Dopo il pareggio ottenuto in casa domenica scorsa contro il Ronchi, la formazione langhiranese si trova a dover affrontare un'avversaria che appare imbattibile, come dimostra il «mille» nella media classifica.

Al Caggiati sanno perfettamente che solo l'aggressività e la voglia di vincere possono dare la possibilità di ottenere un risultato positivo: non è sempre successo nelle partite fin qui disputate, quando si è assistito ad incontri giocati senza il giusto mordente ed inevitabilmente finiti con la sconfitta.

Non è certo con il Forli che il Caggiati deve cercare punti, ma sarà sicuramente un'importante occasione per acquisire quella continuità di rendimento che potrà tornare parecchio utile nei prossimi turni.

E.T.


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