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Domenica 20 Aprile 2003

L’Olanda vuole scipparci il torneo
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Domenica 20 Aprile 2003

L’Olanda vuole scipparci il torneo
Softball, qualificazioni per Atene. L’accusa: «Campi inadeguati»

L’uomo si mise al volante dopo aver controllato che nella valigetta ci fosse quella scatola con l’obiettivo. Part1 e corse giù a rotta di collo tra i mulini a vento, la Foresta nera, il Brennero, le pianure. Quando vide le colline cap1 che era arrivato: cercò i due “diamanti", li trovò, tirò fuori la scatola con l’obiettivo e, scattando, li immortalò. Poi via, di ritorno a casa per la stessa strada, nel silenzio assoluto. Gli scatti divennero foto e finirono allegate a una e-mail che scavalcò l’oceano. A quel punto la guerra psicologica era cominciata.
La trama è degna di un romanzo di spionaggio. Qualche settimana fa il manager della nazionale olandese di softball, Bas Langezaal, è venuto nelle Marche, proprio mentre si lavorava sul campo di Macerata in vista della Qualificazione olimpica: il torneo di fine giugno per i Giochi del 2004, la competizione nella quale si rinnoverà l’eterno duello sportivo tra Italia e Olanda. In palio una posta altissima, decisiva: l’unico biglietto per Atene riservato a Europa e Africa. Langezaal, tornato dal viaggio, ha scritto all’americano Don Porter, presidente della Federazione mondiale, sostenendo che entrambi i campi sarebbero in pessime condizioni, addirittura pericolosi per l’incolumità delle giocatrici, esprimendo l’opinione che Macerata e Cupramontana non siano sedi opportune per ospitare un cos1 importante torneo.
A rispondere per le rime a Langezaal, sempre via e-mail, è stato il presidente della Federazione italiana, Riccardo Fraccari, che ha definito gratuite e senza fondamento le affermazioni del manager olandese. «Noi abbiamo terreni e tradizione da vendere all’Olanda» aggiunge a voce Fraccari. Giuliano Centioni, presidente del Col, rincara la dose: «Gli olandesi sono gli ultimi al mondo che possono permettersi di fare rilievi al baseball e al softball italiano. Nella battaglia per Atene tutto si capisce, ma attaccarci sui terreni di gioco è assurdo. E’ un’offesa per chi qui sta dedicando anima e corpo a questo sport». Sdrammatizza il sindaco Giorgio Meschini: «Offesa alla città? No, hanno solo paura. Macerata ha già dimostrato di saper organizzare bene. Stavolta faremo ancora meglio». La lotta per conquistare Atene non passa solo da una palla che rotola sul campo. E Porter il 1° maggio sarà qui.


Pi. Gia.


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